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L'art de la laque en joaillerie

L'arte della lacca in gioielleria

La laccatura è una tecnica derivata dal know-how asiatico, apprezzato per le sue numerose possibilità estetiche e la sua durata, lo è da tempo utilizzato per abbellire oggetti e opere d'arte.

Origini e storia della lacca in gioielleria

In origine la lacca proviene dall'albero chiamato laccar linfa, comunemente chiamata "Rhus verniciflua" (nome precedente) o "Toxicodendron vernicifluum", la cui linfa contiene una frazione acquosa ed una frazione organica. 

Il primo utilizzo della lacca risale a più di 7000 anni fa in Cina, che è stato trovato su molti oggetti decorativi, mobili, accessori e gioielli. Nel corso degli anni, lei si diffuse gradualmente in Giappone, Vietnam, Corea e in altre parti del sud-est asiatico, sviluppando ciascuna le proprie variazioni nell'arte della lacca.

In gioielleria, l'introduzione della lacca risale all'epoca dei commerci tra Asia ed Europa, permettendo agli artigiani occidentali di scoprire questo affascinante materiale. Fu a partire dal XIX secolo che i grandi gioiellieri europei cominciarono a incorporare la lacca nelle loro creazioni, traendo spunto anche da motivi ispirati Arte giapponese o cinese, offrendo rappresentazioni della fauna e della flora locale. È veramente nel 20° secolo, con l'ascesa diArt Deco, che la lacca diventa un elemento centrale nella gioielleria.

 

Tecniche di laccatura in gioielleria

L'arte della laccatura dei gioielli si basa su tecniche avanzate che richiedono precisione e pazienza. Questa sostanza resinosa naturale, una volta raccolta, viene filtrata e miscelata con altri pigmenti naturali per creare diversi colori, applicata in strati successivi e poi lucidata per ottenere una finitura liscia, lucida e resistente. Questo processo può richiedere diversi giorni o addirittura settimane, a seconda dello spessore e della finitura desiderati.

Uno dei maggiori punti di forza della laccatura è la sua capacità di catturare la luce mantenendo un aspetto liscio e uniforme. Permette inoltre di creare effetti di profondità, grazie all'applicazione di più strati che conferiscono al gioiello una texture sottilmente complessa.

Esistono diversi approcci per applicare la lacca in gioielleria, i più noti dei quali sono:

  • Lacca Urushi : Tradizionalmente utilizzata nell'Asia orientale, questa tecnica  consiste nel mescolare diversi colori di lacca con polvere d'oro oargento su una superficie di legno o di carta 
  • La tecnica dello champlevé : Questo metodo consiste nello scavare delle cavità nel metallo dei gioielli, che vengono poi riempite di lacca. Ciò permette di creare motivi in rilievo, spesso complessi, che giocano con i contrasti materici tra la superficie metallica e la laccatura.
  • Il maki-e : Questa tecnica consiste nello spolverare polvere d'oro oargento sulla lacca ancora fresca, creando effetti di lucentezza e rilievo. È particolarmente apprezzato per i gioielli con disegni complessi.

La lacca nella gioielleria contemporanea

In passato si utilizzava la lacca gioielli degni di veri e propri quadri, ricchi di mix di colori e dettagli realizzati a mano. Oggi l'applicazione della lacca è cambiata: viene utilizzata più per creare aree piatte di colore che per disegni dettagliati. Si trova spesso associato a pietre preziose, come diamanti, rubini o smeraldi, dove l'arte della lacca dialoga armoniosamente con la luce delle gemme.

Ora, case come Boucheron, Cartier o anche Chanel utilizzano regolarmente la lacca nelle loro collezioni, in particolare la lacca nera per contrastare con il colore del metallo, e che è diventata una scelta popolare per la gioielleria moderna. 

 

 

La differenza tra lacca e resina 

Al giorno d'oggi la lacca viene spesso confusa con la resina, perché quest'ultima viene utilizzata per riprodurne l'aspetto estetico sui gioielli moderni. In effetti, ciascuno viene utilizzato per le sue qualità decorative, tuttavia differiscono nella composizione e nell'applicazione:

  • la lacca, di origine naturale, viene applicata in strati sottili e lucidi, fornendo una finitura lucida e raffinata, ma è più fragile e richiede una lavorazione lunga.
  • la resina, generalmente sintetica (epossidica, acrilica, poliestere, ecc.) viene colata e indurita in un unico strato, quindi è più facile da maneggiare e più robusta. Ha guadagnato popolarità grazie alla sua versatilità e soprattutto al suo costo relativamente basso rispetto ai materiali tradizionali come lacca o smalto.
Si noti che nella maggior parte dei casi gioielli d'epoca, si tratta principalmente di lacca poiché la resina è apparsa solo a metà del XX secolo.

 

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